Festa di Sant’Antonio – 17 Gennaio 2021

In questo particolare periodo di emergenza Covid non è stato possibile organizzare con l’Amministrazione e la Parrocchia la Festa di Sant’Antonio, come eravamo abituati a fare negli anni, con la benedizione degli animali, l’offerta dei panini con le salsicce e del vino e l’esposizione del Mascherone.
Come segno di continuità abbiamo esposto comunque il Mascherone, anche come simbolo di buon auspicio.”Come se usava ancora prima del por Gigione, con il Mascherone impicco ‘nte la piazza, bocca il Carnevale, per ricordacce de ballà, frigge e mascheracce in allegria finché le Ceneri, le feste ‘se porta via”.

Il “Mascherone“, antica maschera in legno che rappresenta il Carnevale, è conservata nella sede della Pro Suasa e viene appesa alle mura castellane in memoria dell’anziano del paese che, alla fine dell’Ottocento, l’appese, per la prima volta, seguito da un corteo di bambini che cantavano, per ricordare l’inizio del tempo di “ballà, frigge e mascherasse” fino alle Ceneri, giorno in cui il “mascherone” viene riposto.
Ancor oggi si tramanda il testo delle filastrocche recitate per l’occasione, in particolare quando si tirava fuori la maschera per appenderla:

“SANT’ANTONIO DAL BARBO’
TIRA FORA ‘L MASCARO’
SANT’ANTONIO DA LA BARBA BIANCA
SE NON NEVICA POCO CE MANCA”,

il primo giorno di Quaresima, quando la maschera si ritirava:

“È MORTO IL CARNEVALE
CHI LO SEPPELLIRÀ
VINCENZA E MARIUCCETTA
FARAN LA CARITÀ”.

Il Mascherone esposto è una copia, realizzata per proteggere l’originale, dal maestro-artigiano castelleonese Giuliano Sebastianelli.

Altra filastrocca in castelleonese per la giornata:

Sant’Antonio Abate senza moie come fate?

Co la moie dei amici passo i giorni più felici!”

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