Chiese a Castelleone di Suasa

Chiesa dei SS. Pietro e Paolo

Dell’antica costruzione cinquecentesca dalla quale prende nota Ridolfi e che con ogni probabilità vantava origini ancora più remote oggi purtroppo non documentate a sufficienza, attualmente rimangono solamente alcune porzioni dei muri perimetreli; la Chiesa fu infatti bombardata nel 1944 e in seguito ricostruita quasi interamente.
La facciata riedificata in un approssimativo stile romanico non manca di una certa bellezza ed armonia, al contrario l’interno, privato degli altari laterali, si presenta assai spoglio; ad arricchirlo degnamente rimangono un apprezzabile Crocefisso ligneo seicentesco issato su una croce raggiata, una scultura in legno di S.Pietro Martire il nel secc. XVI-XVII e la decorazione a tempera nel catino dell’abside con l’immagine di Cristo Re fra i Santi Pietro e Paolo eseguita nel 1952 dal pittore Tarcisio Bedini di Ostra.
Nella navata laterale di desra ha sede un dipinto ascrivibile alla scuola baroccesca e forse al migliore allievo del Barocci, al pittore urbinate Antonio Viviani (1520-1560).

Chiesa del SS.mo Crocefisso (ora detta di S.Francesco di Paola)

Il Roberti, storico dell’Ordine, scrive che il Convento di Castelleone e la chiesa detta di S.Francesco di Paola sono stati costruito nel 1604 ad opera di Mons.Giuliano Della Rovere (Abate di S.Lorenzo in Campo), guarito prodigiosamente per l’intercessione di S. Francesco di Paola. La chiesa è un acostruzion e ad una sola navata che misura mt 7×27. Il presbiterio, rispetto alla navata, è sopraelevato di due gradini ed è sormontato da un soffitto con volta “a botte”.
Il soffitto della navata e tutto il pavimento sono stati completamente rifatti dopo la seconda guerra mondiale.

Altari e immagini

  1. Il Crocefisso – E’ dipinto su tavola in stile seicentesco di autore ignoto ed è di notevole fattura (Croc: cm 190×135; Cristo: cm 138×115).
  2. S. Francesco di Paola – Il quadro, che raffigura S. Francesco di Paola, si trova, ora, nella parete absidale, dentro un tempietto di marmo policromoe in una cornice dorata.

Ecce Homo

Vicino all’ingresso, sulla sinistra, in una nicchia ricavata nel muro, si trova una statua (in legno dipinto) di buona scuola raffigurante l’Ecce Homo (perizoma verde). Detta statua misura cm. 120; (con basamento cm. 140) ed è ben conservata.

Precedente Il Consiglio Successivo Corso Base di Fotografia Digitale 12/01/2017